mercoledì 30 dicembre 2009

PARISI: “PARTITO DEMOCRATICO? MI VIENE DA PIANGERE”

Dal Quotidiano Il Fatto Quotidiano
del 30 dicembre 2009

di Luca Telese
(Giornalista)


Il primo a parlare di primarie in Italia, è noto, fu lui. Lo guardavano come un pazzo. Arturo Parisi partì per l’America nel 1990, tornò nel ‘92: “Seguii la sfida che portò alla scelta di Clinton, e mi convinsi che era possibile anche da noi”. L’ex ministro della Difesa è l’ultimo grande eretico nel Pd. Non muove truppe cammellate, ma continua a combattere contro le maggioranze dei leader a colpi di sentenze. Ieri, alla notizia che Emiliano si è piegato alle primarie lui (che certo non è affine a Vendola) ha esultato: “E’ una vittoria della democrazia dei cittadini”.

Onorevole Parisi, gioisce?

Certo. La vicenda Puglia lo dimostra, le primarie sono il modo migliore per scegliere i leader...

Sorride?

Vorrei ricordare agli smemorati: sono nel nostro statuto.

Per paradosso lo dice Vendola, che è di Sinistra e Libertà.

Ha ragione. Non si può negare che fin dal 2005 lui è un coerente sostenitore delle primarie. Anzi, le sue sono state le prime vere primarie della nostra storia.

Emiliano dice: le accetto, ma se sivotalaleggeadpersonamche mi fa correre da sindaco.

(scuote la testa) Questa storia della legge ad personam l’ho già sentita da qualcuno....

Magari da Berlusconi?

Non credo che le leggi ad personam non vadano bene a Roma ma in Puglia , non si sa perché, sì.

Per i suoi avversari le primarie creano lacerazioni.

Perché, le nomine d’autorità no? E in ogni caso questa argomentazione non la può usare chi fino a ieri non le voleva! Non trova?

Lei seguì da garante le primarie pugliesi del 2005...

Ribaltarono il pronostico della vigilia. E lanciarono Vendola verso la vittoria vera. Quella elettorale.

Che ricordo ha?

File in mezzo alla neve ai seggi. Gli elettori le vivono come un istituto ordinario, i politici no. Strano no?

Altra obiezione dalemiana: così si rischia di perdere l’Udc che si sente esclusa.

Infatti le primarie dovrebbero essere di coalizione. Ma se non c’è la coalizione come si fa?

Molti aspettano il candidato per decidere se associarsi.

Già. A tutto si pensa tranne che al programma. Da qualsiasi parte mi volga, mi viene da piangere.

Contesta la linea Bersani?

Ma perché, esiste?

Non sia sarcastico.

Dico sul serio. Latorre avverte: “Bisogna seguire la linea del segretario!” Se ci dicesse anche di che linea parla potremmo rispondergli.

Irride Bersani o Latorre?

Dall’inizio del congresso dico: tutti sanno che D’Alema sostiene Bersani. Ma nessuno sa cosa pensi Bersani della linea di D’Alema.

Che a lei non piaccia non è un mistero.

Io ho una convinzione chiara: una linea politica è tale se sa offrire qualcosa di utile ai cittadini, non banalmente se fa vincere o perdere.

La realpolitik dice: se non si vince non si va da nessuna parte.

Guardi: non amo chi persegue il potere per il potere. Ma se poi non ha il potere, che fine fa? Il potere logora chi non ce l’ha.

Profetizza sventure?

Io la linea del Pd, il suo progetto di governo, non lo vedo in nessuna regione d’Italia.

E le regioni rosse?

Lì c’è un nobile progetto di conservazione. Ma si vuole battere la destra con la conservazione?

Altra obiezione dei suoi avversari: se si sceglie con le primarie, i partiti a che servono?

Ossì,laconosco.E’ilsottointesodi quel che sta accadendo: la ricreazione è finita, ora tornano a decidere i professionisti della politica.

E’ una tesi illegittima?

Avessero il coraggio di sostenerla! Sarebbe sbagliata, ma legittima.

Lei dice che non hanno il coraggio di farlo?

Ho letto che D’Alema ha il coraggio di sostenere che il proporzionale nasce dalla storia dell’Ulivo. Peccato che sia vero il contrario. Vogliono la restaurazione del primato della politica, quello che D’Alema teorizzò a Gargonza. Con quali risultati si è visto.

La sconfitta di Prodi?

Esatto.

Cosa non le piace del Pd?

Si ripete quel che è accaduto con Veltroni. Prima si elegge il leader. Poi si trova una linea ex-post. Poi, per quella linea si dialoga con Berlusconi. E poi si resta fregati.

E la giunta siciliana?

Meraviglioso il Lombardo ter! Un governo gradito agli elettori? Non si capisce se abbiamo vinto noi con i loro voti, o se loro sopravvivono con i nostri. Va chiamato con il suo nome: è un ribaltone!

E per lei non va bene neanche quando lo fa il Pd?

Vedo piccole cose e chiedo: dove porta questa furbizia.

Dove?

A una lapide. Sopra c’è scritto “trasformismo”. E’ il più antico male italiano. Nasconde l’incapacità di fare scelte, ed è il contrario di quellopercuisiamonati:lademocrazia bipolare, quella dei cittadini.

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