sabato 19 dicembre 2009

SCHIFANI E MARONI: MARCIA INDIETRO SU FACEBOOK

Dal Quotidiano Il Fatto Quotidiano
del 19 dicembre 2009

di Vincenzo Iurillo
(Giornalista)


Chi ha paura della Rete? Luigi De Magistris ha una risposta netta: “Il regime. Perché è sulla Rete che viaggiano le notizie e le idee che il regime vuole nascondere”. E se gli fai il nome di Renato Schifani, autore della dichiarazione su Facebook che “istiga all’odio” (anche se ieri mattina il presidente del Senato ha “conciliato” con i rappresentanti dei social network e Maroni ha annunciato per martedì un incontro con Facebook e le società che forniscono connettività), De Magistris parte in quarta: “Lui è un emblema del regime. È ovvio che uno come lui, dal passato opaco, abbia paura di Internet perché, a parte i pezzi di pochi giornalisti, è l’unico luogo dove si ricordano i suoi trascorsi”. Alla Mostra d’Oltremare di Napoli per animare un convegno sul futuro di Internet, messo a rischio dai rigurgiti restrizionisti di chi paragona i social network alle cellule terroristiche degli anni ‘70, l’eurodeputato di Idv rilancia l’allarme. E manda segnali di simpatia politica ai grillini e al loro candidato alla presidenza della Regione Campania, Roberto Fico, coi quali ha organizzato l’evento. “Coi meet up di Grillo mi trovo molto a mio agio – dice De Magistris – abbiamo molti punti in comune. Vogliono correre da soli? Scelta rispettabile, ma il dialogo prosegue. Al Pd intanto avevamo proposto persone di rottura totale con il sistema di potere campano. Non ci hanno risposto e sembrano orientati verso una linea di sostanziale continuismo. Se non arriveranno segnali di discontinuità, andremo anche noi da soli oppure con chi, tra partiti, movimenti, rete, società civile, vorrà andare con noi nella stessa direzione di rottura. Potremmo pure sostenere il candidato di Grillo…”. Fico ringrazia: “Sono d’accordo con le parole di De Magistris. Lo stare insieme stasera non è un’alleanza, nè mi interessa se Pd e Idv si accorderanno o meno, ma spero che si innalzi la qualità della politica e Luigi è uno dei pochi che può davvero farlo”. Luigi De Magistris torna poi sull’oggetto dell’iniziativa: “Fatti e pluralismo rompono la narcotizzazione delle coscienze, formano un pensiero libero e critico che crea dissenso e quindi monta l’unica, vera, opposizione al regime. Inoltre la Rete fa paura al regime perché è in grado di organizzare grandi manifestazioni di massa, come il No B. Day del 5 dicembre. E non è un caso che qualcuno strumentalizzi l’aggressione a Berlusconi per cercare di dettare vincoli e limitazioni. Paradossale: mentre in Europa c’è dibattito tra l’orientamento liberale secondo cui la Rete è un diritto che va garantito nella sua massima libertà e l’orientamento socialista secondo cui gli Stati hanno il dovere di garantire a tutti l’accesso a Internet, in Italia, dove pure governa un partito che si definisce ‘delle libertà’, c’è un esecutivo che vuole controllare il Web come in Iran o in Cina prendendo a pretesto dei deficienti e dei delinquenti che stanno in Internet come stanno dappertutto”.

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